Le 32 Protagoniste – Puntata no.21 – Honduras –

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LA SQUADRA – LA H, LA BICOLOR, LA GARRA CATRACHA, LOS CATRACHOS

Allenata dal colombiano Luis Fernando Suarez, la H (soprannome dovuto alla lettera H stampata sulle maglie bianche e blu della squadra) si è qualificata con relativa sicurezza per i Mondiali brasiliani.
Approdata al girone finale CONCACAF dopo un lungo cammino è riuscita nell’impresa di evitare il playoff interzona, spedendoci il ben più quotato Messico, vera delusione delle qualificazioni. Calcio storicamente modesto e sconosciuto ai più, che unisce una buona tecnica di base ad una discreta corsa: ricordiamo, per citare alcuni protagonisti, i trascorsi italiani di Alvarez, Suazo e Pavon.
La Bicolor schiera tra i pali, nonno Valladares, 37 primavere e 120 presenze in nazionale. La linea difensiva schierata a 4, vede protagonisti Bernardez, Maynor Figueroa dell’Hull City, Arnold Peralta e Izaguirre. Quest’ultimi, terzini delle due squadre di Glasgow: il primo nei Rangers relegati nei bassifondi del calcio scozzese, il secondo nel Celtic Glasgow è uno degli elementi più interessanti della rosa centroamericana. Completano la rosa Beckeles e Montes.
A centrocampo tutta l’esperienza di elementi come Oscar Boniek Garcia, Wilson Palacios e Espinoza (per gli ultimi due una carriera in Premier League) unita alla sfrontatezza dei giovani ma promettenti Garrido e Najar (Anderlecht) che portano una ventata di freschezza. Osman Chavez, Marvin Chavez e Juan Montes sembrano relegati a semplici comparse, mentre Claros, Garrido e Martinez nutrono qualche speranza in più di titolarità.
In attacco Jerry Bengtson, Carlo Costly, Jerry Palacios: le gerarchie non sembrano essere in pericolo con questi tre a giocarsi due maglie da titolare. Jerry, fratello di Wilson Palacios, detiene un singolare record: con i suoi due fratelli Milton e Jerry, appunto, ha partecipato ai Mondiali del 2010. Tre fratelli in una sola nazionale, nella stessa competizione resta un record assoluto.
A completare la rosa honduregna l’attaccante Rony Martinez, il meno esperto dei quattro.
Inserita nel girone con Svizzera, Francia e Ecuador, la H, nonostante i proclami entusiastici del suo allenatore è la maggior indiziata ad occupare l’ultimo posto del raggruppamento.
“Dobbiamo superare il turno” – ha dichiarato Luis Fernando Suarez, tecnico colombiano. Il calcio è uno degli elementi a disposizione del piccolo paese centroamericano per uscire dalla crisi, dalla battaglia giornaliera con la criminalità e con la povertà che attanagliano l’Honduras.
Il miracolo sportivo appare impossibile, ma restare aggrappati alla speranza è una delle poche cose che restano agli honduregni. Parola di Suarez.

LA STELLA – WILSON PALACIOS

Xavi+Hernandez+Wilson+Palacios+Spain+v+Honduras+LJUlRvfEtEll

Centrocampista possente, esperto e carismatico, è il faro della nazionale honduregna. Dal 2007 è approdato in Premier League dove ha indossato le maglie di Birmingham City, Wigan, Tottenham (acquistato per una cifra superiore ai 16 milioni di euro) e adesso in forza allo Stoke City.
Utilizzato spesso come playmaker davanti alla difesa è dotato di buona visione di gioco. Non granchè sotto porta vista la penuria di reti siglate nei suoi clubs (1 per la precisione, in 7 anni di Premier), si presenta ai Mondiali forte delle sue 93 presenze con la maglia della nazionale condite da 5 reti internazionali.
L’uomo in più della nazionale honduregna è sicuramente lui.

L’HONDURAS AI MONDIALI

1

2

RECORD

3 come i fratelli Palacios, Jerry, Wilson e Johhny presenti nella rosa dell’Honduras ai Mondiali del 2010

6 i match disputati senza mai una vittoria. Record condiviso con Bolivia, El Salvador e Nuova Zelanda

138  come le presenze di Amado Guevara, recordmen (1994-2010). Tra i giocatori in attività, il portiere Noel Valladares a quota 120

58 come le reti di Carlos Pavon, ex Udinese, capocannoniere de la H (58 reti in 101 presenze, dal 1993 al 2010)

LA BANDIERA – BANDERA DE HONDURAS

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La bandiera dell’Honduras è stata adottata il 16 febbraio 1866.
Il disegno è basato sulla bandiera degli Stati Uniti dell’America Centrale, con i colori centroamericani. La bandiera è costituita da tre bande orizzontali bianche e blu di uguali dimensioni; secondo la tradizione, le bande blu laterali rappresentano l’Oceano Pacifico e l’Oceano Atlantico. Le cinque stelle a cinque punte rappresentano le nazioni delle Province Unite (Costa Rica, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Salvador)e la speranza di ricostituire l’unione.

IL PAESE

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Dati amministrativi
Nome completo                            Honduras
Nome ufficiale                              República de Honduras
Lingue ufficiali                             spagnolo
Capitale                                          Tegucigalpa  (950 000 ab. / 2001)

Politica
Forma di governo                        Repubblica presidenziale
Presidente                                     Juan Orlando Hernández
Ingresso nell’ONU                       17 dicembre 1945
Superficie Totale                          112 492 km² (101º)

Popolazione Totale                      7.600.524 ab. (2012) (95º)
Densità                                           74 ab./km²
Tasso di crescita                           1,838% (2012)

Economia
Valuta                                            Lempira (100 centavos)
PIL (nominale)                            18 500 milioni di $ (2012) (108º)
PIL pro capite (nominale)         2 331 $ (2012) (130º)
PIL (PPA)                                     37 644 milioni di $ (2012) (101º)
PIL pro capite (PPA)                  4 744 $ (2012) (126º)
ISU (2011)                                     0,625 (medio) (121º)

Inno nazionale  – Himno Nacional de Honduras

IL MIO HONDURAS

Il mio Honduras è una stanza illuminata da un televisore in bianco e nero. E’ la solita estate del 1982, quella che ritorna spesso nei miei racconti. Il piccolo televisore quattordici pollici restituisce le immagini di una partita di calcio e insieme ad esse, le lacrime di un dinoccolato portiere honduregno, all’anagrafe Julio Cesar Arzu. Sdraiato per terra, dopo aver parato tutto, si è dovuto arrendere ad un rigore a due minuti dalla fine della partita contro la Jugoslavia.
Le telecamere indugiano su di lui e sui suoi compagni in lacrime per la sconfitta e per la conseguente eliminazione.
Il mio Honduras è un racconto di guerra. Una delle guerre più assurde che si siano mai combattute: ammesso che una guerra possa avere un senso.
Il racconto lo scrive un polacco, Ryszard Kapuscinski, ed è contenuto in un libro edito da Feltrinelli che si intitola La prima guerra del football. Honduras ed El Salvador, stati confinanti e mai fratelli, si trovano a disputare un vero e proprio spareggio per le qualificazioni ai Mondiali del 1970.
La disputa da evento sportivo, diventa dibattito pubblico, politico e infine, bellico.
Successe l’imponderabile, sia all’andata che al ritorno di questo spareggio, ma quello che succederà dopo avrà dell’incredibile. Pur dalla durata estremamente limitata, quattro giorni dal 14 al 18 luglio 1969, si trattò di uno dei conflitti più sanguinosi del secondo dopoguerra, lasciando sul campo quasi seimila vittime ed oltre quindicimila feriti: aerei, flotte, eserciti vennero coinvolte in questa follia collettiva che vide il calcio come miccia necessaria a scatenare la guerra.
«Il calcio – spiega Kapuscinski – contribuì a rinfocolare lo sciovinismo e l’isteria patriottica, tanto necessari per
scatenare la guerra e rafforzare il potere dell’oligarchia in entrambi i Paesi».
E conclude: «I due governi sono rimasti soddisfatti dalla guerra, perché per qualche giorno Honduras e Salvador
hanno riempito le prime pagine dei giornali di tutto il mondo e suscitato l’interesse dell’opinione pubblica internazionale. I piccoli stati del Terzo, del Quarto e di tutti gli altri mondi possono sperare di suscitare qualche interesse solo quando decidono di spargere sangue. Triste ma vero».

INNO NAZIONALE – HIMNO NACIONAL DE HONDURAS
HIMNO NACIONAL DE HONDURAS

Coro:
Tu bandera, tu bandera
es un lampo de cielo
por un bloque, por un bloque
de nieve cruzado
y se ven en su fondo sagrado
cinco estrellas de palido azul
en tu emblema que un mar rumoroso
con sus ondas bravias escuda
de un volcan, de un volcan
tras la cima desnuda
hay un astro, hay un astro
de nitida Luz.

I
india virgen y hermosas dormias
de tu mares al canto sonoro
cuando echada en tus cuencas de oro
el audaz navegante te hallo
y al mirar tu belleza extasiada
al influjo ideal de tu encanto
la orla azul de tus esplendido manto
con su beso de amor consagro.

Coro:
Tu bandera, tu bandera
es un lampo de cielo
por un bloque, por un bloque
de nieve cruzado
y se ven en su fondo sagrado
cinco estrellas de palido azul
en tu emblema que un mar rumoroso
con sus ondas bravias escuda
de un volcan, de un volcan
tras la cima desnuda
hay un astro, hay un astro
de nitida Luz.

II
de un pais donde el sol se levanta
mas alla del atlante azulado
aquel hombre te habia soñado
y en tu busca a la mar se lanzo
cuando erguistes la palida frente
en la viva ansiedad de tu anhelo
bajo el dombo gentil de tu cielo
ya flotaba un extraño pendon.

Coro:
Tu bandera, tu bandera
es un lampo de cielo
por un bloque, por un bloque
de nieve cruzado
y se ven en su fondo sagrado
cinco estrellas de palido azul
en tu emblema que un mar rumoroso
con sus ondas bravias escuda
de un volcan, de un volcan
tras la cima desnuda
hay un astro, hay un astro
de nitida Luz.

III
Eras inutil que el indio tu amado
se aprestara a la lucha con ira
porque envuelto en tu sangre Lempira
en la noche profunda se hundio
y de la epica hazaña en memoria
la leyenda tan solo ha guardado
de un sepulcro el lugar ignorado
y el servero perfil de un peñon.
Coro:
Tu bandera, tu bandera
es un lampo de cielo
por un bloque, por un bloque
de nieve cruzado
y se ven en su fondo sagrado
cinco estrellas de palido azul
en tu emblema que un mar rumoroso
con sus ondas bravias escuda
de un volcan, de un volcan
tras la cima desnuda
hay un astro, hay un astro
de nitida Luz.

IV
Por tres siglos tus hijos oyeron
el mandato imperioso del amo
por tres siglo tu inutil reclamo
en la atmosfera azul se perdio;
pero un dia de gloria tu oido
percibio, poderoso, y distante
que alla lejos por sobre el atlante
indignado rugia un leon.

Coro:
Tu bandera, tu bandera
es un lampo de cielo
por un bloque, por un bloque
de nieve cruzado
y se ven en su fondo sagrado
cinco estrellas de palido azul
en tu emblema que un mar rumoroso
con sus ondas bravias escuda
de un volcan, de un volcan
tras la cima desnuda
hay un astro, hay un astro
de nitida Luz.

V
Era francia, la libre, la heroica
que en sus sueño de siglo dormida
despertaba iracunda a la vida
al reclamo viril de Danton;
era francia que enviaba la muerte
la cabeza del rey consagrado
y que alzaba soberbia a su lado
el altar de la Diosa Razon.

Coro:
Tu bandera, tu bandera
es un lampo de cielo
por un bloque, por un bloque
de nieve cruzado
y se ven en su fondo sagrado
cinco estrellas de palido azul
en tu emblema que un mar rumoroso
con sus ondas bravias escuda
de un volcan, de un volcan
tras la cima desnuda
hay un astro, hay un astro
de nitida Luz.

VI
Tu tambien ¡oh mi patria! te alzastes
de tu sueño servil y profundo
tu tambien enseñastes al mundo
destrozando el infame eslabon
y en tu suelo bendito tras la alta
cabellera del monte salvaje
como un ave de negro plumaje
la colonia fugaz se perdio.
Coro:
Tu bandera, tu bandera
es un lampo de cielo
por un bloque, por un bloque
de nieve cruzado
y se ven en su fondo sagrado
cinco estrellas de palido azul
en tu emblema que un mar rumoroso
con sus ondas bravias escuda
de un volcan, de un volcan
tras la cima desnuda
hay un astro, hay un astro
de nitida Luz.

VII
Por guardar ese emblema divino
marcharemos ¡oh patria! a la muerte
generosa sera nuestra suerte
si morimos pensando en tu amor
defendiendo tu santa bandera
y en tus pligues gloriosos cubiertos
seran muchos Honduras tus muertos
pero todos caeran con honor.

Coro:
Tu bandera, tu bandera
es un lampo de cielo
por un bloque, por un bloque
de nieve cruzado
y se ven en su fondo sagrado
cinco estrellas de palido azul
en tu emblema que un mar rumoroso
con sus ondas bravias escuda
de un volcan, de un volcan
tras la cima desnuda
hay un astro, hay un astro
de nitida Luz.

I CONVOCATI DELLA NAZIONALE HONDUREGNA

Portieri
Noel Valladares (Olimpia)
Donis Escober (Olimpia)
Luis Lopez Fernandez (RCD Espana)

Difensori
Brayan Beckeles (Olimpia)
Arnold Peralta (Rangers)
Emilio Izaguirre (Celtic)
Oscar Garcia (Houston Dinamo)
Maynor Figueroa (Hull City)
Victor Bernardez (San Jose Earthquakes)

Centrocampisti
Osman Chavez (Qingdao Jonoon)
Juan Montes (Motagua)
Luis Garrido (Olimpia)
Roger Espinoza (Wigan)
Jorge Claros (Motagua)
Wilson Palacios (Stoke City)
Oscard Boniek Garcia (Houston Dinamo)
Andy Najar (Anderlecht)
Marvin Chavez (Colorado Rapids)
Mario Martinez (RCA Espana)

Attaccanti
Jerry Bengtson (New England Revolution)
Jonny Palacios (Olimpia)
Carlo Costly (Veria)
Rony Martinez (RCA Espana)

LE DIVISE UFFICIALI DELLA NAZIONALE HONDUREGNA

 

Honduras+2014+World+Cup+Home+Kit+(14)Honduras+2014+World+Cup+Home+Kit+(13)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Honduras+2014+World+Cup+Away+Kit+(1)   Honduras+2014+World+Cup+Away+Kit+(3)

Pubblicato da Danilo Baccarani

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e l'impermeabile di Bogart, ché non si sa mai.

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