Le 32 protagoniste – Puntata no.29 – Portogallo

Equipe Portugal

LA SQUADRA – (A SELEÇÃO, A SELEÇÃO DAS QUINAS; OS NAVEGADORES – I NAVIGATORI)

Solo i playoff hanno consegnato il Mondiale al Portogallo di Paulo Bento. Il tecnico ex Sporting ha guidato i lusitani al secondo posto del girone di qualificazione dietro alla Russia di Fabio Capello. Un cammino balbettante, con risultati altelenanti, chiuso in bellezza nel playoff tra due dei fuoriclasse assoluti di questi anni: Cristiano Ronaldo contro Ibrahimovic. Nel doppio confronto, Portogallo-Svezia, il primo ha posto il sigillo con 3 tre goal in due partite (4-2 globale per i lusitani).
Il Portogallo è una squadra coriacea, potenzialmente da podio, con l’atavico problema dell’attacco che sembrerebbe finalmente risolto: Cristiano Ronaldo è un bomber fenomenale, ma in nazionale, nelle occasioni importanti ha spesso steccato tradendo i suoi connazionali. (vedasi il Mondiale2010, nel quale non brillò affatto).
Paulo Bento è stato tra i primi tecnici a confermare i 23 senza necessità di ripensamenti o scelte tra gruppi più ampi e le sue convocazioni dicono che a difendere la porta lusitana sarà Rui Patricio che, al momento è in vantaggio su Beto (ma il pararigori del Siviglia ha accorciato notevolmente le distanze) ed Eduardo (un passato al Genoa).
In difesa sono stati convocati gli usati garantiti Pepe e Bruno Alves in mezzo, con Neto e Ricardo Costa che cercheranno di mettere in difficoltà Mister Bento: sulle fasce Fabio Coentrao e Joao Pereira sembrano essere sicuri del posto da titolari.
Il centrocampo a tre è un mix di qualità e quantità che poche squadre possono vantare: Joao Moutinho, Miguel Veloso e Raul Meireles sono garanzia assoluta, mentre i loro possibili sostituti Amorim, William e Rafa Silva sono giocatori di buon valore, reduci da una buona annata.
L’attacco offre una ampia scelta. Ovviamente non si può prescindere da Cristiano Ronaldo (di cui parlerò in seguito) mentre gli altri avanti portoghesi sono giocatori di discreta esperienza che hanno poca dimistichezza con il goal: Helder Postiga, Hugo Almeida, le ali Nani e Vieirinha, i possenti Varela ed Eder hanno tutti basse percentuali di realizzazione.
Inserita nel gruppo della morte con Germania, USA e Ghana, la nazionale portoghese è una delle squadre che potrebbe arrivare fino in fondo alla competizione. Squadra esperta e smaliziata, con molti giocatori in grado di fare la differenza e un fuoriclasse assoluto.
Nel segno di Eusebio e Coluna, venuti a mancare quest’anno, il Portogallo cercherà di scrivere una pagina importante della sua storia calcistica, provando a migliorare i miti del 1966 e la squadra del 2006 che sfiorò una storica finale.

LA STELLA – CRISTIANO RONALDO

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Nato sull’isola di Madeira, classe 1985, ha trascinato la sua nazionale al mondiale brasiliano con i suoi goal. Ininterrottamente dal 2004 nella classifica del Pallone d’Oro, che ha vinto due volte da allora, protagonista assoluto dei nostri tempi, cannoniere straordinario capace di abbattere a suon di reti tutti i record che gli si pongono davanti.
Calciatore dal fisico straordinario, velocissimo, dotato di un tiro potente (destro naturale) ha iniziato il suo feeling con il goal, grazie all’intuizione di Sir Alex Ferguson che lo spostò dalla fascia ad una posizione più centrale, avvicinandolo di fatto alla porta. Dal 2008 la sua media goal è cresciuta in maniera esponenziale facendo sì che il Real Madrid si accaparrasse i suoi servigi.
Con la maglia delle Merengues ha segnato qualcosa come 252 reti in 246 partite. Le sue diciassette reti nella Champions appena terminata, hanno consegnato ai madridisti la tanto agognata Decima.
Con la maglia della nazionale ha strappato il titolo di miglior goleador di sempre a Pauleta segnando nell’ultima amichevole (a marzo) disputata contro il Camerun, le due reti che gli hanno permesso di raggiungere quota 49.
Uomo dei record,  CR7 è soprattutto un calciatore icona dei nostri tempi: gossip, belle donne, servizi fotografici, sponsor ma anche una grande dedizione per il lavoro e per l’allenamento.
Mourinho ha detto di lui: “Per me allenare Cristiano Ronaldo ha rappresentato una delle migliori cose che mi siano capitate in carriera, è stato il massimo. E’ un grande professionista, il migliore che io abbia mai allenato.”

 

IL PORTOGALLO AI MONDIALI

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RECORD

2 volte Terza classificata (1966, 2006)

16 partite consecutive senza un pareggio dal 3–1 all’Ungheria (1966) all’1–0 contro l’Olanda (2006)

4 le partite consecutive segnando almeno 3 goal (1966)

17 come i goal segnati nel campionato del Mondo del 1966 (record del torneo 1966)

3 come i rigori parati dal portiere Ricardo, nel 2006 nella partita contro l’Inghilterra terminata con i tiri dal dischetto

 

LA BANDIERA – BANDEIRA DE PORTUGAL

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La bandiera del Portogallo è di forma rettangolare, con proporzione 2/3, e colorata in verde e rosso. Il rettangolo verde è sul lato del pennone ed ha larghezza pari ai 2/5 della bandiera, mentre la parte al vento (larga 3/5 della bandiera) è rossa. Centrato sulla partizione si trova uno stemma costituito da una sfera armillare con sovrapposto il tradizionale scudo portoghese. Venne adottata ufficialmente il 30 giugno 1911, ma era in uso effettivo sin dalla rivoluzione repubblicana del 5 ottobre 1910.
La bandiera del Portogallo ha un significato molto più ambiguo di quello tradizionale. Durante l’Estado Novo, il regime autoritario dei nazionalisti portoghesi che durò dal 1933 fino alla rivoluzione del 1974, si diceva che il verde rappresentasse i boschi del Portogallo e il rosso fosse il simbolo del sangue versato dai caduti per servire la nazione. Questa definizione dei colori è quella comunemente accettata, comunque il significato originale potrebbe essere più incerto. Alcune teorie sostengono che il rosso rappresenti l’alba e il tramonto sulle navi portoghesi durante le “Scoperte” del XVI secolo e che il verde rappresenta il colore del mare profondo, che venne navigato per la prima volta dai portoghesi in tutto il mondo. Altre teorie meno nazionaliste sostengono che il verde e il rosso siano i colori tradizionali del federalismo iberico, un’ideologia Repubblicano-Socialista, molto comune all’inizio del XX secolo, che difendeva l’unione politica di Portogallo e Spagna, benché i portoghesi siano stati una nazione indipendente fin dal 1149 e abbiano sempre combattuto per la loro indipendenza, anche quando erano sotto il controllo spagnolo nel XVII secolo.
Il disegno circolare rappresenta una sfera armillare, che sostituì la corona della vecchia bandiera monarchica. Rappresentava l’impero coloniale portoghese del periodo della rivoluzione e le scoperte fatte dai portoghesi.
Il tradizionale scudo portoghese è invece presente in praticamente tutte le bandiere portoghesi della storia. I cinque punti bianchi nei cinque scudi blu al centro della bandiera fanno riferimento ad una leggenda riguardante il primo Re del Portogallo, Alfonso Henriques o Re Alfonso I. La storia racconta che prima della Battaglia di Ourique (26 luglio 1139), Alfonso stava pregando per la protezione del popolo portoghese, quando gli apparve una visione di Gesù Cristo sulla croce. Re Alfonso vinse la battaglia e, in segno di gratitudine, incorporò le cinque ferite di Cristo nella sua bandiera. I cinque scudi rappresentano i cinque re moreschi che vennero sconfitti nella battaglia di Ourique.
I castelli, in origine nove, sono un simbolo delle vittorie portoghesi al comando di Re Alfonso III, e fanno riferimento ai nove castelli moreschi sconfitti dal Portogallo nel 1249; erano anche il simbolo del Regno di Algarve, l’ultimo conquistato dai portoghesi, quando vennero stabiliti i confini definitivi. In seguito, Re Giovanni II ridusse il numero di castelli nella bandiera a sette.

IL PAESE

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Dati amministrativi
Nome completo                              Repubblica Portoghese
Nome ufficiale                                 República Portuguesa
Lingue ufficiali                                portoghese, mirandese
Capitale                                              Lisbona (547.631 ab. / 2011)

Politica
Forma di governo                            Repubblica semipresidenziale
Presidente                                         Aníbal Cavaco Silva
Primo Ministro                                Pedro Passos Coelho

Ingresso nell’ONU                        14 dicembre 1955
Ingresso nell’UE                            1º gennaio 1986
Superficie Totale                          92.391 km² (109º)
Popolazione Totale                      10.487.289 ab. (2012) (77º)
Densità                                          113,50 ab./km²
Tasso di crescita                          0,181% (2012)

Economia
Valuta Euro
PIL (nominale)                           212 446milioni di $ (2012) (47º)
PIL pro capite (nominale)        20 038 $ (2012) (40º)
PIL (PPA)                                     244 348 milioni di $ (2012) (51º)
PIL pro capite (PPA)                  23 047 $ (2012) (45º)
ISU (2011)                                   0,809 (molto alto) (41º)

Inno nazionale – A Portuguesa

IL MIO PORTOGALLO

Vado a passare la notte a Sintra per non poterla passare a | Lisbona, | ma, quando arriverò a Sintra, mi spiacerà di non essere | rimasto a Lisbona. | Sempre quest’inquietudine senza scopo, senza nesso, senza | effetto, | sempre, sempre, sempre, | quest’angoscia eccessiva dello spirito per niente, | sulla strada di Sintra, o sulla strada del sogno o sulla strada | della vita…
Fernando Pessoa, Demogorgone


Il mio Portogallo è semplicemente un paese meraviglioso. Teatro della mia prima vacanza all’estero di cui amo città, cultura, cibo e persone.

Potrei scrivere pagine e pagine di questo paese, della sua capitale, la dolce Lisbona, del suo Oceano, del suo entroterra.
Il mio Portogallo è talmente tante cose che rischierei di scrivere un lungo elenco. Ma il Portogallo è sentimento. Il Portogallo è il fado di Amalia Rodrigues, quello più contemporaneo (ma sempre vicino alla tradizione) dei Madredeus e della sua meravigliosa cantante Teresa Salgueiro. Ho ancora il ricordo di un concerto a Collegno, molti anni fa. Un autografo sulla copertina di un cd e un bacio.
Il mio Portogallo sono due film tra i miei preferiti di sempre: uno è di un tedesco, Wim Wenders, è da quel giorno Lisbona è entrata nel mio cuore per non uscirne più. Il film si intitola Lisbon story.
Il secondo film è di un maestro della cinematografia mondiale. Lui è Manoel de Oliveira, il film si intitola Viagem ao principio do mundo (Viaggio all’inizio del mondo). È un film sulla vita, sul ricordo e anche sul cinema, ma è soprattutto l’ultimo film di Marcello Mastroianni.
Il mio Portogallo è un esame universitario. Lingua e letteratura portoghese, mutuato con Storia del cinema portoghese, tutto in portoghese. Voto 30elode. Forse la massima soddisfazione universitaria, sicuramente una delle prove più difficili da superare.
Il mio Portogallo è una città, Lisbona. La città in cui ho trascorso più giorni nella mia vita, dopo Torino. La conosco bene. Ne conosco gli angoli più reconditi. Amo la Baixa, mi piace il Bairro Alto, ma la mia parte preferita resta indiscutibilmente Alfama.
Ne ho scritto tanto, ho fatto mille foto, ho camminato chilometri e ogni volta che vado via da lì, vengo assalito da una tristezza cosmica. I brasiliani la chiamano saudade (nostalgia).
Il mio Portogallo è il Benfica. La sua storia, i suoi miti, il suo stadio che, per lavoro, ho avuto modo di conoscere quasi ne fossi un custode, e quella partita, l’ultima del Grande Torino, proprio a Lisbona, Valentino contro Coluna e compagni.
Il mio Portogallo sono i libri del mio scrittore preferito, Josè Saramago. Ne posseggo l’opera omnia e, di passaggio durante un viaggio in Portogallo, mi sono fermato ad Azinhaga, nel Ribatejo, dove era nato. Lì, nel piccolo villaggio, c’è un museo, la casa natia e una fondazione intitolata a lui.
Ma non c’è solo Saramago, c’è anche Pessoa con i suoi eteronimi: le poesie, i personaggi, le storie di un mondo lontano, oramai dimenticato, quasi trasparente nel ricordo. E di Pessoa, una statua al cafè A Brasileira, sempre lì seduto nel dehors: baffetti, cappello e caffè.
Il mio Portogallo è un viaggio. Un viaggio che non finisce mai. Un libro, una musica, una foto.
Già, una foto. La lingua di asfalto che finisce a Cabo Saõ Vicente, le biciclette fermate dal vento, due ragazzi di vent’anni o poco più che guardano le falesie cadere a picco nell’Oceano azzurro e freddo.
Una foto. La foto della Pensaõ Duque, sopra il Rossio, con le sue lenzuola bianchissime che sfiorano gli azulejos.
Una foto. Un ricordo. Un cafezinho e un pastel de nata.
Bastasse una foto…

INNO NAZIONALE – A PORTUGUESA

Heróis do mar, nobre povo,
Nação valente, imortal,
Levantai hoje de novo
O esplendor de Portugal!
Entre as brumas da memória,
Ó Pátria sente-se a voz
Dos teus egrégios avós,
Que há-de guiar-te à vitória!

Às armas, às armas!
Sobre a terra, sobre o mar,
Às armas, às armas!
Pela Pátria lutar
Contra os canhões marchar, marchar!

Desfralda a invicta Bandeira,
À luz viva do teu céu!
Brade a Europa à terra inteira:
Portugal não pereceu
Beija o solo teu jucundo
O Oceano, a rugir d’amor,
E teu braço vencedor
Deu mundos novos ao Mundo!

Às armas, às armas!
Sobre a terra, sobre o mar,
Às armas, às armas!
Pela Pátria lutar
Contra os canhões marchar, marchar!

Saudai o Sol que desponta
Sobre um ridente porvir;
Seja o eco de uma afronta
O sinal do ressurgir.
Raios dessa aurora forte
São como beijos de mãe,
Que nos guardam, nos sustêm,
Contra as injúrias da sorte.

Às armas, às armas!
Sobre a terra, sobre o mar,
Às armas, às armas!
Pela Pátria lutar
Contra os canhões marchar, marchar!

Traduzione in italiano
Eroi del mare, nobile popolo / Nazione valente, immortale,
Innalza oggi di nuovo / Lo splendore del Portogallo!
Fra le nebbie della memoria, / Oh Patria, si sente la voce
dei tuoi nobili avi, / Che ti guidi alla vittoria!

Alle armi, alle armi! / Sulla terra, sul mare,
Alle armi, alle armi! / Per la Patria lottar
Contro i cannoni marciar, marciar!

Garrisce l’invitta bandiera / Alla viva luce del tuo cielo!
Grida l’Europa alla terra intera: / il Portogallo non è perito
Bacia il tuo suolo giocondo / Oh oceano, che ruggisci d’amore,
E il tuo braccio vincitore / dette mondi nuovi al Mondo!

Alle armi, alle armi! / Sulla terra, sul mare,
Alle armi, alle armi! / Per la Patria lottar
Contro i cannoni marciar, marciar!

Saluta il Sole che nasce / Su di un ridente avvenire;
Sia l’eco di un affronto / il segnale del risorgere.
I raggi di questa aurora forte / Sono come baci di madre,
Che ci difendono, ci sostengono / Contro le ingiurie della sorte.

Alle armi, alle armi! / Sulla terra, sopra il mare,
Alle armi, alle armi! / Per la Patria lottar
Contro i cannoni marciar, marciar!

 

I CONVOCATI DELLA NAZIONALE PORTOGHESE

Portieri: Beto (Siviglia), Eduardo (Braga) e Rui Patrício (Sporting)

Difensori: André Almeida (Benfica), Bruno Alves (Fenerbahçe), Fábio Coentrão (Real Madrid), João Pereira (Valencia), Neto (Zenit), Pepe (Real Madrid), Ricardo Costa (Valencia)

Centrocampisti: João Moutinho (Monaco), Miguel Veloso (Dinamo Kiev), Raul Meireles (Fenerbahçe), Rúben Amorim (Benfica) e William Carvalho (Sporting), Rafa Silva (Braga)

Attaccanti: Cristiano Ronaldo (Real Madrid), Éder (SC Braga), Hélder Postiga (Lazio), Hugo Almeida (Besiktas), Nani (Manchester United), Varela (Porto) e Vieirinha (Wolfsburg)

 

LE DIVISE DELLA NAZIONALE PORTOGHESE

Portugal 2014 World Cup Home Kit (1) Nike Portugal 2014 World Cup Away Kit (1)

Pubblicato da Danilo Baccarani

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e l'impermeabile di Bogart, ché non si sa mai.

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