Diario #4 – Sorprese

Il resoconto della giornata #4 – Domenica di passione

Match pennichella delle ore 14 quello tra Costarica, rivelazione dell’edizione precedente, e la Serbia dei mille talenti.
Il programma è proseguito nel pomeriggio all’ora del tè con lo scoppiettante Germania-Messico, una classica oramai delle fasi finali, alla sua quarta recita.
Per la serata, l’esordio del Brasile come dessert di una giornata che prometteva sorprese e non ha tradito le aspettative.
Oggi, sei anni fa, mi trovavo in quel di Pachuca, oggi, un ex del Pachuca risolve un match ai Mondiali: ricordi che fanno bene al cuore.

prodezza balistica

Serbia vincente nell’esordio mondiale grazie ad una super punizione di Kolarov, non nuovo a imprese balistiche di questo genere. 
Belli da vedere per tocco e qualità, i serbi hanno denotato i soliti limiti, storici, che li caratterizzano: Mitrovic e Milinkovic hanno sprecato l’impossibile mentre i piedi fini di Ljajic e Tadic sono rimasti inoperosi.
Il Costarica non ha fatto granché e alla fine il gol vittoria di Kolarov è il giusto premio ad una Serbia quanto meno più volitiva.

il messico va

Se l’Argentina aveva steccato, la Germania ha voluto esagerare.
I tedeschi hanno sbagliato completamente partita, lasciando ampi spazi e pericolosi contropiedi ai messicani che hanno colpito con Lozano e, a più riprese, avrebbero potuto chiudere i conti.

Hirving Lozano

Il Messico è sembrata fino ad ora la squadra atleticamente migliore. Corsa (tanta) e fisico che hanno annichilito i teutonici, apparsi la brutta copia della squadra che ha dominato la Conf cup del 2017.
Colpiti nelle loro peculiarità, sempre a rincorrere gli avversari (molto spesso imprendibili) i messicani sono stati superiori anche nei duelli individuali.
I migliori in campo, sono stati Herrera e Layun su tutti, con Lozano che ha fatto letteralmente ammattire i difensori tedeschi.

Toni Kroos è sembrato l’unico tra i tedeschi ad avere una minima idea di quanto stava accadendo in campo: uno dei pochi sussulti del match lo ha regalato lui con un tiro stampatosi sulla traversa sul finire del primo tempo.
Germania involuta e con poche idee. 

IL Brasile e lo specchio

Coutinho tira e segna

Il match serale vedeva l’esordio del Brasile. La compagine allenata da Tite ha giocato un buon primo tempo, mostrando trame divertenti e andando vicina al goal a ripetizione.
Gol che è poi arrivato con una magia di Coutinho con un destro potente e angolato che non ha lasciato scampo a Sommer.
Solito campionario di giocate da applausi ed ecco che il solito Brasile ha lasciato spazio alle sue vanità, dimenticando che palcoscenici come quello del Mondiale, non perdonano ogni minima distrazione.

Distrazione che puntualmente è arrivata, su calcio d’angolo. Zuber lasciato libero ha avuto modo di battere a rete, solo soletto davanti ad un incolpevole Alisson.
Da lì in avanti il Brasile ci ha provato in tutti i modi, Sommer ha compiuto buoni interventi e la Svizzera si è resa pericolosa in contropiede.
I verdeoro recriminano per un dubbio intervento su Gabriel Jesus (prova impalpabile la sua) in area, troppo poco per aver ragione di questa Svizzera, contata in piedi nel primo tempo, ma capace di resistere e pareggiare.

TABELLINI

COSTA RICA-SERBIA 0-1 — Primo tempo 0-0
RETE: Kolarov all’11’ s.t.
COSTA RICA (5-4-1): Navas; Gamboa, Acosta, Gonzalez, Duarte, Calvo; Ruiz, Borges, Guzman (dal 28’ s.t. Colindres), Venegas (dal 15’ s.t. Bolanos); Ureña (dal 21’ s.t. Campbell).
A disposizione: Pemberton, Moreira, Smith, Oviedo, Waston, Gutierrez, Wallace, Azofeifa, Tejeda.
Allenatore: Ramirez.

SERBIA (4-2-3-1):
 Stojkovic; Ivanovic, Milenkovic, Tosic, Kolarov; Milivojevic, Matic; Tadic (dal 37’ s.t. Rukavina), Milinkovic, Ljajic (dal 24’ s.t. Kostic); Mitrovic (dal 45 s.t. Prijovic).

A disposizione: Rajkovic, Dmitrovic, Spajic, Veljkovic, Rodic, Zivkovic, Grujic, Radonjic, Jovic).
Allenatore: Krstajic.

ARBITRO: 
Dedhiou (Senegal).

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GERMANIA-MESSICO 0-1 — Primo tempo 0-1
RETE: 36′ Lozano
GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Hummels, Boateng, Plattenhardt (78′ Gomez); Khedira (60′ Reus), Kroos; Ozil, Mueller, Draxler; Werner (87′ Brandt). 
A disposizione: Ginter, Goretzka, Gundogan, Hector, Rudiger, Rudy, Sule, Ter Stegen, Trapp. 
Allenatore: Loew.

MESSICO (4-3-3): Ochoa; Ayala, Salcedo, Moreno, Gallardo; Herrera, Guardado (70′ Marquez), Layun; Lozano (64′ Jimenez), Hernandez, Vela (58′ Alvarez).
A disposizione: Aquino, Corona J., Corona J., Dos Santos G. Dos Santos J., Fabian, Gutierrez, Peralta, Talavera.
Allenatore: Osorio.

ARBITRO: Alireza Faghani (IRI)

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BRASILE-SVIZZERA 1-1 — Primo tempo 1-0
MARCATORI:
 20′ Coutinho (B), 5′ st Zuber (S)
BRASILE (4-2-3-1)
: Alisson; Danilo, Miranda, Thiago Silva, Marcelo; Casemiro (dal 15′  st Fernandinho), Paulinho (dal 22′ st Renato Augusto); Willian, Coutinho, Neymar; Gabriel Jesus (dal 34′ st Firmino).
A disposizione
: Ederson,Cassio, Fagner, Filipe Luis, Pedro Geromel, Marquinhos, Douglas Costa, Firmino, Renato Augusto, Fernandinho, Taison. 

Allenatore: Tite

SVIZZERA (4-2-3-1): Sommer; Lichtsteiner (dal 42′ st Lang), Schär, Akanji, Rodriguez; Xhaka, Behrami (dal 26′ st Zakaria); Shaqiri, Dzemaili, Zuber; Seferovic (al 40′ st Embolo).
A disposizione: Burki, Mvogo, Djourou, Elvedi, Lang, Moubandje, Fernandes, Zakaria, Freuler, Drmic, Embolo, Gavranovic. 
Allenatore: Petkovic

Pubblicato da Danilo Baccarani

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e l'impermeabile di Bogart, ché non si sa mai.

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