Il resoconto della giornata #3 – Il giorno più lungo
Il ricco menu del sabato offriva gli esordi di Francia e Argentina, attesissime, un ritorno da tenere d’occhio, quello del Perù, e una prima assoluta per l’Islanda.
Match della serata Croazia-Nigeria.
Curiosità e calcio culturalmente differente per latitudine, con quel pizzico di esotismo che solletica i palati degli intenditori.
Galletti spelacchiati
La Francia, nel lunch match di Kazan, ha avuto la meglio di una coriacea Australia solo nel finale con un gol tanto bello quanto rocambolesco assegnato a Pogba, poi diventato autogol.
Il risultato finale 2-1 premia una Francia non brillantissima. Griezmann oltre al rigore segnato non è sembrato nella sua giornata migliore, idem Mbappè attesissimo.
Per i transalpini da salvare c’è solo il risultato, cosa non da poco considerando che a questi livelli la buccia di banana è sempre in agguato.
trappola islandese
Il secondo match di giornata ha generato la prima sorpresa del Mondiale.
L’Argentina di Leo Messi è stata bloccata sul pari dall’Islanda alla sua prima partita in una fase finale.
Sampaoli non ha dato un’impronta ben definita alla sua squadra, ma si è limitato al famoso “Schema Pelé” di Fuga per la vittoria (Usa, 1981, J.Huston).
La differenza l’ha fatta proprio Messi, ma in negativo. Ha giocato poco per la squadra, si è intestardito in azioni personali (sentendo forse il peso della responsabilità) e ha cercato di risolverla con prevedibilissimi uno-due al limite dell’area, infilandosi nell’imbuto islandese, costruito su misura per il numero 10.
Quando Messi ha avuto la sua opportunità per incidere sul risultato del match, ha fallito malamente un calcio di rigore (tirato non benissimo), respinto dall’estremo islandese.
L’Islanda continua a strabiliare. Non bellissimi da vedere ma terribilmente concreti, attenti e organizzati, continuano a sognare. Considerando che l’ostacolo più grosso è stato affrontato senza particolari timori, il passaggio del turno diventa una ipotesi più concreta.
lacrime PERUVIANe & SOSTANZA CROATA
A distanza di 36 anni, il Perù ritorna nella fase finale della Coppa del Mondo affrontando la Danimarca di Eriksen.
Grandissima attesa per la Blanquirroja, adottata da molti come nazionale simpatia di questa edizione.
Stadio pieno di tifosi peruviani e squadra che perde una partita dominata in lungo e in largo su cui pesano due fatti rilevanti: il primo è il rigore fallito da Cueva, il secondo è la decisione di Gareca di lasciare in panchina il centravanti Guerrero.
Il Perù avrebbe meritato la vittoria e il goal di Poulsen è una punizione troppo pesante.
Croazia-Nigeria ha chiuso una lunga giornata di calcio. Al momento i croati mi sono sembrati la squadra più quadrata, hanno vinto senza correre rischi e hanno gestito il vantaggio e la partita senza nessun tipo di patema.
Modric su tutti, Mandzukic artefice dei due gol, Subasic spettatore.
Da tenere d’occhio questa Croazia, soprattutto per il tasso qualitativo veramente elevato.
TABELLINI
MARCATORI: st 13′ Griezmann rig., 17′ Jedinak rig., 35′ Pogba
A disposizione: Areola, Mandanda, Kimpembe, Lemar, Nzonzi, Rami, Sidibe, Thauvin, Mendy.
Allenatore: Didier Deschamps
AUSTRALIA (4-2-3-1) — Ryan; Risdon, Milligan, Sainsbury, Behich; Jedinak, Mooy; Leckie, Rogic (27′ st Irvine), Kruse (39′ st Arzani); Nabbout (19′ st Juric).
A disposizione: Jones, Vukovic, Degenek, Meredith, Cahill, Jurman, Luongo, Maclaren, Petratos.
Allenatore: Bert Van Marwijk
ARBITRO: Andrés Cunha (Uruguay)
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A disposizione: Guzman, Armani, Mercado, Ansaldi, Fazio, Acuna, Perez, Lo Celso, Dybala, Pavon.
Allenatore: Sampaoli.
Allenatore: Hallgrimsson.
A disposizione: Caceda, Carvallo, Corzo, Santamaria, Araujo, Hurtado, Polo, Cartagena, Loyola. Allenatore: Gareca
A disposizione: Lössl, Rønnow, Krohn-Dehli, Vestergaard, Knudsen, Dolberg, Fischer, Lerager, Cornelius).
Allenatore: Hareide
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MARCATORI: Etebo (N) autogol al 32′ p.t.; Modric (C) su rig. al 26′ s.t.
A disposizione: Livakovic, L.Kalinic, Corluka, Jedvai, Carleta-Car, Pivaric, Bradaric, Badelj, N.Kalinic.
Allenatore: Dalic.
NIGERIA (4-2-3-1): Uzoho; Shehu, Ekong, Balogun, Idowu; Ndidi, Etebo; Moses, Obi Mikel (dal 43′ s.t. Simy), Iwobi (dal 17′ s.t. Musa); Ighalo (dal 28′ s.t. Iheanacho).
A disposizione: Ezenwa, Akpeyi, Echiejle, Awaziem, Ebuehi, Omeruo, Joel Obi, Onazi, Ogu).
Allenatore: Rohr.