La Coppa d’Africa 2015 in quattro passi – Il girone C

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Girone C

ghanaGhana

FIFA Ranking: 35° posto, agg. 18 dic 2014
Partecipazioni alla Coppa d’Africa: 20
Miglior piazzamento: Vincitrice (1963, 1965, 1978, 1982)

Non si può certo dire che Avram Grant, ex allenatore del Chelsea, non abbia personalità. Il tecnico israeliano, nel diramare le preconvocazioni (31 elementi), ha lasciato a casa (motivi disciplinari e tecnici) niente meno che Kevin Prince Boateng, Sulley Muntari e Michael Essien, oltre al portiere Adam Kwarasey. Decisioni forti, importanti e rischiose che gli potrebbero costare care in caso di fallimento. Vincitrice del gruppo E di qualificazione, la squadra ghanese è stata sorteggiata in un vero e proprio girone di ferro e già la prima partita a Mongomo, contro il Senegal, sarà fondamentale per il cammino delle Black Stars.

Grant ha pescato a piene mani dalla nazionale under20 vincitrice del Mondiale 2009, richiamando dopo alcuni fallimenti il terzino Inkoom (1989, ex Basilea e Dnipro, ora in forza allo Houston Dynamo) e puntando forte su un gruppo di giovanotti di belle speranze, come la funambolica ala Frank Acheampong (Anderlecht, classe 1993), il mediano Badu (Udinese) e il difensore centrale Jonathan Mensah (ex Udinese ora all’Evian). Nel listone ci sono anche “gli italiani”, Alfred Duncan (ex Inter e Livorno, ora alla Samp) e Afriyie Acquah, uno dei pochi a salvarsi nella disastrosa stagione parmense. Là davanti il compito di far goal sarà affidato ancora una volta ad una vecchia conoscenza del calcio italiano: Asamoah Gyan, l’uomo che avrebbe potuto scrivere la storia del calcio ghanese e africano in generale. Il suo penalty fallito nei quarti di finale contro l’Uruguay, al 120′, spedì il Ghana alla lotteria dei rigori. Era il 2010 e in semifinale ci andarono gli Orientales. A sorpresa, nei 31, c’è anche l’attaccante del Cambridge United, quarta serie inglese, Kwesi Appiah.

algeriaAlgeria

FIFA Ranking: 15° posto, agg. 18 dic 2014
Partecipazioni alla Coppa d’Africa: 16
Miglior piazzamento: Vincitrice (1990)

Christian Gourcuff non può nascondersi: la sua Algeria è la pretendente numero uno al titolo di campione d’Africa, vuoi per l’ottimo mondiale disputato in Brasile, vuoi per il talento di molti dei suoi giocatori e vuoi per l’esperienza degli stessi, raccolta in giro nei campionati più importanti del mondo. I tempi sembrano maturi per riconquistare un titolo che manca da ben 25 anni e il materiale umano a disposizione del tecnico francese è di prima scelta.

Partiamo dai volti noti e dalla colonia che popola il campionato di Serie A: Ghoulam (Napoli), Taider (Sassuolo), Mesbah (Sampdoria) e Belfodil (Parma) sono stati inseriti nella rosa dei 23 insieme allo zoccolo duro di ben 18 protagonisti del Mondiale brasiliano. A centrocampo tutta la qualità di Yacine Brahimi (Porto) e di Feghouli (Valencia), mentre davanti sarà ancora la coppia Soudani-Slimani a reggere il peso dell’attacco algerino. Tra i pali il funambolico Rais Mbolhi e davanti a lui, a comandare la difesa, ci sarà l’esperto Madijd Bougherra, una carriera tra Inghilterra e Scozia (Rangers Glasgow). Ancora in dubbio la presenza del difensore Belkalem e del centrocampista Abeid: problemi fisici per entrambi, che mettono a rischio la loro partecipazione. Les Fennecs (“Le volpi del deserto”), orfane del tecnico che le ha portate fuori da un lungo anonimato, il bosniaco Halilhodzic, si affidano al 4-4-2 di Gourcuff e alla sua intenzione di procedere sulla strada del suo predecessore. Ripetere la qualità del gioco espresso a Brasile2014 dimostrerebbe la bontà del lavoro del tecnico francese.

sudafricaSudafrica

FIFA Ranking: 57° posto, agg. 18 dic 2014
Partecipazioni alla Coppa d’Africa: 9
Miglior piazzamento: Vincitrice (1996)

Alzi la mano chi, nel gennaio del 1996, non faceva il tifo per i Bafana Bafana, simbolo di un Paese in evoluzione che lentamente cercava di uscire dalla palude dell’Apartheid, anche attraverso allo sport. Il 3 febbraio 1996, a Johannesburg, c’era Nelson Mandela a sollevare al cielo la Coppa d’Africa insieme al capitano Neil Tovey. La storia dei “Nostri ragazzi” (Bafana Bafana) parte da lì, dopo anni di squalifiche da parte della FIFA e da quella squadra composta, finalmente, da neri e da bianchi. Un gruppo fortissimo che seppe vincere e piazzarsi seconda e terza nelle due successive edizioni della Coppa continentale. Poi ecco arrivare la grande possibilità: l’organizzazione dei Mondiali 2010. Controversa la decisione, modesta la Nazionale, inadeguato il Paese. Fu così che l’occasione si trasformò in un fallimento tecnico, organizzativo e sportivo. Il Sudafrica, nella storia dei Mondiali, è l’unica Nazionale a non aver mai superato il turno eliminatorio.

Squadra che ha dovuto fare i conti con un imponente ricambio generazionale (sono 8 su 23 i superstiti dalla Coppa d’Africa 2013 e appena 3 su 23 rispetto al Mondiale 2010), il Sudafrica di Ephraim Mashaba si è qualificato, da imbattuto, nel girone A, che comprendeva la temibile Nigeria. Allo stesso tempo, la selezione si basa esclusivamente su elementi in forza a squadre della Premier League sudafricana: 18 su 23 militano nei confini, mentre sono 5 i legionari, un’importante inversione di tendenza per i Bafana Bafana, da sempre abituati ad esportare giocatori. Notizia non di poco conto è l’assenza per infortunio di Thulani Serero, in forza all’Ajax: una tegola che coach Mashaba ha minimizzato saggiamente, mostrando sicurezza e fiducia negli uomini che sapranno rappresentare al meglio la compagine nazionale. Da tenere d’occhio la coppia d’attacco Parker-Rantie. Sono loro gli uomini più rappresentativi del nuovo corso sudafricano. Poche chances di passaggio del turno e rischio comparsata per i gialloverdi. Mashaba lavora per il futuro, vedremo quanto accadrà.

Senegal

FIFA Ranking: 41° posto, agg. 18 dic 2014
Partecipazioni alla Coppa d’Africa: 13
Miglior piazzamento: Secondo posto (2002)

Con un solo goal al passivo (miglior difesa delle qualificazioni con il Camerun) in sei partite e 13 punti, il Senegal si è qualificato al secondo posto del girone G alle spalle della Tunisia e ritorna a disputare la fase finale della coppa dopo l’assenza dell’edizione 2013. Affidati all’esperienza di Alain Giresse, i Leoni del Teranga puntano in alto, forti di una delle rose più competitive di sempre dopo quella degli eroi del Mondiale 2002, allenati dal compianto Bruno Metsu. Fa notizia l’esclusione di Demba Ba, a cui la scelta di Giresse non è proprio andata giù. («Non è stato Giresse a decidere. Lui è un allenatore fantoccio», dichiarazione rilasciata al quotidiano senegalese Stades).

Il tecnico francese ha deciso di proseguire sulla strada della continuità, premiando i giocatori che hanno contribuito alla qualificazione: i maligni dicono che i rapporti tesi tra l’allenatore e alcuni senatori avrebbero giocato un ruolo decisivo nelle scelte di Giresse. Nel listone dei 28 qualche punto interrogativo legato alle condizioni di Sadio Mané (Southampton) e Diafra Sakho (West Ham): la stella dei Saints, che si è infortunata nel match contro l’Arsenal lo scorso primo gennaio, è al centro di un mistero alimentato dal suo allenatore Ronald Koeman, che con un tweet avrebbe escluso ogni possibilità di partecipazione al giovane numero dieci. Qualche dubbio resta e i medici senegalesi cercheranno di capirne di più. Tra le scelte di Giresse anche qualche faccia conosciuta alle nostre latitudini: Dramé (Atalanta), Lys Gomis (portiere del Torino in prestito al Trapani) e Mbaye (giovane virgulto interista), anche se per i primi due ci sono possibilità di taglio. Dicevamo della rosa straordinaria su cui può contare Giresse. Allora come non ricordare l’ottimo centrocampista Cheikhou Kouyaté (West Ham), Diouf (Stoke city), Moussa Sow (Fenerbahce) e Papiss Cissé (Newcastle): problemi di abbondanza in attacco, dove sarà veramente difficile non scontentare qualcuno. Le voci di uno spogliatoio disunito e qualche scelta sbagliata potrebbero rompere il giocattolo Senegal. Non resta che attendere le prime decisioni. La strada è in salita e il girone C, quello più difficile, è per tutti il “girone della morte”.

Questo articolo è stato pubblicato da Opinioni in Contropiede (Contropiede.net)

Pubblicato da Danilo Baccarani

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e l'impermeabile di Bogart, ché non si sa mai.

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