La partita #45
USA v Germania 0-1
Sarà ricordata come: Quasi fratelli contro
Bastava un punto ad entrambe. Ma con un orecchio alla radiolina, allo stesso modo dei nigeriani nel girone E, si poteva anche giocare a viso aperto, andando avanti piano e con grande giudizio.
Così, all’interno di una partita solo a tratti rapida, giocata sotto una pioggia torrenziale in quel di Recife, la Germania ha vinto per 1-0 grazie ad un goal del solito Muller.
Gli USA comunque hanno tenuto il campo e soprattutto nel finale hanno sfiorato un pareggio che non avrebbe scontentato nessuno e che in fondo la banda Klinsmann non avrebbe demeritato.
Singolare l’incrocio di giocatori in campo (molti americani giocano in Bundesliga, alcuni sono nati in Germania) e altrettanto singolare che Klinsmann e Loew fossero allenatore e vice di quella Germania edizione 2006 che tanto facemmo soffrire e che adesso si ritrovano amici contro.
Non ha pianto nessuno ed entrambi si godono la qualificazione agli ottavi di finale.
I protagonisti del match
In positivo: Muller per la Germania
In negativo: Lahm per la Germania
La giocata del match
C’è un tedesco a cui manca un solo goal per essere il re dei marcatori di tutti i Mondiali e ce ne è un altro che di questo passo, quel record lo sbriciolerà alla velocità della luce. Paradossalmente anche in questa edizione.
E’ chiaramente un paradosso, ma Klose, a 15 goal in compagnia di Ronaldo, sogna il sorpasso, mentre Thomas Muller, a 9, si avvicina a rapide falcate alla truppa dei goleador; lui che goleador non è.
E’ così, quando Muller sente la parola Mondiale, si scatena. 5 nel 2010, 4 nel 2014…e il suo Mondiale non è ancora finito.
Oggi, in una partita dal ritmo balneare, Thomas Muller ha voluto aggiungere un’altra tacca al suo fucile.
Ozil batteva corto un calcio d’angolo per l’accorrente Kroos che gli restituiva la sfera: Ozil la metteva in mezzo per il colpo di testa a botta sicura di Mertesacker che impegnava severamente Howard. Sulla respinta dell’estremo difensore, al limite dell’area c’era Muller: destro di prima intenzione a giro sul palo lontano e portiere battuto.
Esultanza tutto sommato composta e Klose sempre più preoccupato.
La statistica del match
725 i passaggi completati dalla Germania
La partita #46
Portogallo v Ghana 2-1
Sarà ricordata come: Tutti maledetti e subito.
C’era una possibilità per entrambe. Remota per il Ghana, remotissima per il Portogallo.
Una ha scelto di non giocarsela, l’altra se l’è giocata ma non è riuscita nell’impresa.
Il Ghana ringalluzzito dal denaro arrivato via aereo da Accra e con un Boateng e un Muntari in meno (il secondo era comunque squalificato) ha giocato senza troppa convinzione. I due, cacciati dal ritiro per un litigio interno, hanno contribuito a innervosire un ambiente già piuttosto surriscaldato. I soldi, tutti maledetti e subito: i giocatori hanno ottenuto i premi ma hanno preteso il denaro contante e non un bonifico come è prassi a questi livelli.
Il Portogallo è solo Cristiano Ronaldo: 1 goal, 1 traversa, altre occasioni in serie e un rigore (forse) a favore. Il resto della squadra è veramente poca roba e viene eliminata in virtù di una differenza reti disastrosa a causa della debacle contro la Germania.
La sequenza delle reti: autorete del ghanese Boye per il Portogallo, poi il pareggio di Gyan e infine il tanto atteso goal di Cristiano Ronaldo per il 2-1 che vale il terzo posto nel girone e una valanga di antidepressivi.
I protagonisti del match
In positivo: Cristiano Ronaldo per il Portogallo
In negativo: Boye per il Ghana
La giocata del match
Se solo fosse servito a qualcosa quel dannato assist, Kwadwo Asamoah lo ricorderebbe con grande piacere. Invece resterà solo un cross per il goal dell’effimero pareggio di una spedizione, quella ghanese, da dimenticare.
Il Ghana è sotto 0-1 per lo sciagurato autogoal di Boye, un intervento scomposto che ha ingannato il proprio portiere.
Ma il Ghana è ancora in corsa per la qualificazione e Asamoah pennella un cross di esterno sinistro sul secondo palo dove arriva il suo omonimo Asamoah Gyan che di testa schiaccia in rete, per il pareggio dell’1-1 momentaneo.
Un cross che diventa assist nonostante tutto. Amarezze comprese.
La statistica del match
101 palle perse dal Portogallo
CLASSIFICA FINALE GIRONE
GERMANIA 7, USA 4, PORTOGALLO 4, GHANA 1
La partita #47
Corea del Sud v Belgio 0-1
Sarà ricordata come: Sempre negli ultimi venti minuti
Belgio già sicuro del primo posto e infarcito di rincalzi. Corea per l’onore. Qualche sussulto, in un oceano di noia. L’espulsione di Defour per un inspiegabile fallo (veramente cattivo, pericoloso e fine a sé stesso), una traversa non voluta colpita da Son e il goal di Vertonghen, facile tap-in su respinta del portiere Kim.
Questo e poco altro è stata Corea v Belgio.
Un Belgio che affronterà negli ottavi la squadra statunitense e che oggi ha goduto di un turnover massiccio, dovuto anche al pericolo squalifiche: 3 vittorie su 3, solo un goal subito a fronte di 4 segnati. Non sempre brillantissimi, ma terribilmente concreti.
Corea che saluta il mondiale con una delle peggiori spedizioni della rassegna: senza gioco, senza costrutto, facendo dimenticare quanto di buono era stato fatto nel recente passato.
Negli ottavi il Belgio se la vedrà con i sorprendenti Stati Uniti di Jurgen Klinsmann. Occasione ghiotta per proseguire nel cammino.
I protagonisti del match
In positivo: Mirallas per il Belgio
In negativo: Defour per il Belgio
La giocata del match
Il coreano Son gioca in Germania e quando Andriy Shevchenko segnò quel goal clamoroso che sembrava un cross, in un Milan-Juve del 2001, aveva solo 9 anni.
Racconto questa cosa solo perché il giovanotto, che ha movenze interessanti ed è uno dei pochi coreani che hanno giocato un mondiale positivo, stasera ha rischiato di emulare Sheva con un tiro cross tanto beffardo e forse nemmeno voluto.
In porta c’è quel lungagnone di Courtois, un portiere affidabile, di grande futuro e di ottimo presente.
Courtois è da solo in area. I coreani hanno organizzato un contropiede e Son lo spinge ai 100 all’ora. Solo che ad un certo punto decide che è necessario crossare verso la porta.
Crossare o tirare? Questo non è dato saperlo, ma Courtois battezza male la palla che si stampa sulla traversa, salvandolo da una pessima figura difficile da spiegare.
Son ha avuto la brillantezza di correre con il pallone e metterlo lì, dove Courtois non ci è arrivato.
Prendiamo per buona la versione volevo tirare. Beh, caro Son, sei stato un genio sfortunato.
Se invece la versione è ho sbagliato il cross, allora sei un buon giocatore e per giunta onesto.
La statistica del match
18 i tiri in porta della Corea
La partita #48
Algeria v Russia 1-1
Sarà ricordata come: L’ultima partita dei gironi. Una di quelle che contano
A viso aperto. Senza troppi tatticismi sarebbe stato chiedere troppo. La posta in gioco era troppo alta. Capello azzardava le due punte (deo gratias, alla terza Kerzhakov titolare) e riproponeva Kokorin dopo la pessima prova contro il Belgio.
Proprio Kokorin apriva le marcature con un goal di pregevole fattura. A quel punto il disegno tattico russo-friulano era ben chiaro: difesa e contropiede. L’Algeria con pazienza macinava gioco e al 60′, complice una clamorosa uscita a vuoto di Akinfeev, pareggiava grazie al colpo di testa di Slimani che appoggiava in rete da comoda posizione.
Il finale era un assalto all’arma bianca che però gli algerini controllavano senza troppi patemi.
Capello fallisce la qualificazione e l’Algeria avanza negli ottavi per la prima volta nella sua storia dove incontrerà la Germania.
32 anni dopo la Vergogna di Gijon con tedeschi e austriaci che combinarono la partita per eliminare l’Algeria e avanzare a braccetto alla seconda fase.
Nella prima partita di quel girone di Spagna1982, l’Algeria sorprese la Germania, e il mondo intero, per 2-1.
Tempo di vendette sportive.
I protagonisti del match
In positivo: Slimani per l’Algeria e Kokorin per la Russia
In negativo: Akinfeev per la Russia
La giocata del match
Lo avevano criticato per un clamoroso errore di testa contro il Belgio.
Stasera, contro l’Algeria, l’occasione del riscatto arriva dopo soli 6 minuti e Aleksandr Kokorin riesce dove non era riuscito pochi giorni fa.
Cross perfetto dalla sinistra da parte di Kombarov che trovava Kokorin pronto allo stacco imperioso e vincente.
La palla si infilava dove Mbolhi proprio non poteva arrivare.
Kokorin non è un centravanti d’area e tantomeno un ariete da sfruttare sulle palle alte.
Eppure sulla sua testa sono piovute le due occasioni più ghiotte per qualificare la Russia. La prima l’ha fallita. La seconda l’ha trasformata e sarebbe bastata se Akinfeev non avesse combinato un’altra frittata.
Kokorin può dire di aver fatto il suo dovere solo a metà.
Scusate il ritardo.
La statistica del match
22 cross per la Russia
CLASSIFICA FINALE GIRONE
BELGIO 9, ALGERIA 4, RUSSIA 2, COREA DEL SUD 1
OTTAVI DI FINALE
BRASILE v CILE
OLANDA v MESSICO
COSTARICA v GRECIA
COLOMBIA v URUGUAY
ARGENTINA v SVIZZERA
FRANCIA v NIGERIA
BELGIO v USA
GERMANIA v ALGERIA