Il pensierino della sera – Tutta Madrid a Lisbona

L’immagine è quella di Simeone che esulta.

L’urlo, non molto elegante, è Josè Mourinho Hijo de puta (sulle note del Rigoletto, aria La donna è mobile).
Loro sono i Colchoneros, i materassai.

Loro sono la parte operaia e meno nobile di Madrid.
Loro sognano il colpo, anzi, il colpo doppio.
In corsa ancora per Champions e Liga: chi lo avrebbe mai detto? Stasera a Stamford Bridge c’è stato poco da fare, Atletico più forte, più quadrato, più affamato, più organizzato.
Simeone è un vero trascinatore, ha plasmato questa creatura sin dai primi giorni del suo mandato madrileno.
Nel 2012 ha vinto Europa League e Supercoppa. Nel 2013 Coppa del Re. Nel 2014 ha raggiunto la finale più prestigiosa ed è ad un passo dal titolo spagnolo.
L’Atletico torna in finale dopo quarant’anni (in una finale contro il Bayern Monaco, ripetuta due volte 1-1, e poi 4-0) e lo merita in pieno, arrivandoci imbattuto in queste dodici partite del torneo.
Il faro del centrocampo stasera è stato Tiago. Sì, proprio lui, l’ex bianconero, reietto e capace di lasciare solo pessimi ricordi a Torino.
Arda Turan è un centrocampista che sta vivendo una stagione di grazia, Diego Costa è l’attaccante dei sogni, abile sotto porta e bravo a sacrificarsi.
Poi ci sono i gregari che non ti aspetti: Juanfran (due assist stasera), Suarez, Koke, Miranda.
Gente che bada al sodo. Come Godin, difensore implacabile, terribilmente migliorato dopo le prime esperienze europee.
Per quanto riguarda il Chelsea di questa sera, beh, che dire? Zoppo, ammaccato e privo di alcuni titolari (Cech e Lampard per questa squadra contano molto), in difficoltà nei suoi elementi migliori, Hazard ad esempio rientrava da un infortunio e non era il solito, Ivanovic e Cole non sono stati all’altezza della loro fama, come Terry, irriconoscibile e distratto come mai lo avevo visto.
La difesa ha ballato parecchio, complice l’assenza di Cech e, soprattutto, complice la presenza di Schwarzer. L’australiano, 41enne, è un portiere di valore, o meglio, lo è stato.
Ma a questi livelli presentarsi con una riserva, per altro arrugginita non ha certamente aiutato.

Sarà quindi finale madrilena. Il primo derby, la prima stracittadina in una finale di Champions.

Un derby clamoroso. Una partita apertissima. A maggior ragione perchè è un derby.

Il Real parte leggermente favorito, ma Simeone ama partire da una posizione di rincorsa.

Una chiosa su Mourinho.
Stasera era la quinta semifinale di fila in Champions.
L’ottava della sua carriera.
Insomma, non sarà un caso.
Questa sera ha trovato qualcuno di più forte sulla sua strada.
Con questo Chelsea, di più non poteva fare.

Pubblicato da Danilo Baccarani

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e l'impermeabile di Bogart, ché non si sa mai.

Una risposta a “Il pensierino della sera – Tutta Madrid a Lisbona”

  1. sono d’accordo su tutto, tranne che sul giudizio su koke che avevo già letto in qualche post precedente. secondo me ha tutto per diventare un gran bel giocatore (è del 92 mi pare).Dany

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