Ci siamo. Domani mattina alle prime ore dell’alba si parte.
Borsa leggera, k-way di ordinanza, sciarpa, un libro e lo stretto necessario per stare fuori casa due notti.
Un po’ di anni fa avrei avuto lo stomaco sottosopra, ma oramai cerco di pensarci il meno possibile e tutto sommato devo dire che funziona: non sono nemmeno troppo agitato.
Sicuramente i ragazzi saranno più agitati di noi tifosi. Lo so, sono professionisti, ma ricordiamoci da dove arrivano alcuni dei nostri giocatori: Gazzi per citarne uno, credo non abbia mai visto uno stadio così, come Vives, El Kaddouri, Jansson, Benassi o Martinez…
Certo, ci si dovrà affidare all’esperienza di Moretti e Molinaro, alla malizia di Maxi Lopez e Quagliarella e soprattutto si dovrà diventare grandi domani sera.
Lo so che non è chiedere poco e non ho la pretesa che tutti giochino al 200%, ma per dimostrare che questa Europa League non è stato un exploit, bisognerebbe certificare la propria dimensione, lottando fino all’ultimo minuto.
Giocheranno i migliori, sia per l’Athletic sia per il Toro (o almeno così hanno dichiarato i due allenatori).
Il Toro fuori casa quest’anno tra campionato e coppa ha raccolto nelle 17 partite disputate: 6 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte. In Europa il cammino fuori casa dice 5 partite, 2 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta.
L’Athletic dal canto suo tra le mura amiche ha giocato 20 partite (tra Liga, Copa del Rey e Champions) con un bilancio di 8 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte.
In Champions, 4 partite, 2 vittorie, 1 pareggio e una sconfitta.
Ci sarà il pienone al san Mamés.
E sarà bellissimo. Perché sarebbe bellissimo vincere e andare avanti, ma essere lì è un bel premio.
E non bisogna dimenticarlo mai.
Vincere non è l’unica cosa che conta.
Prima di chiudere riporto le parole di Mister Ventura, nell’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport il 24 maggio 2014
[…]Ecco, in questo l’Europa ci può aiutare: se ti riesce una giocata, un gol, in campo internazionale, poi fai le cose con più tranquillità in Italia. Di certo, se andiamo in Europa League, non avremmo l’ansia del risultato, ma la voglia di confrontarci sì.
Forza Toro.