Jürgen Sparwasser – Un goal alla storia

« Sparwasser accalappiò il pallone con la sua testa, se lo portò sui suoi piedi, corse di fronte al tenace Vogts e, lasciandosi persino Höttges dietro, lo piantò alle spalle di Maier in rete. »
(Günter Grass)

Salve, il mio nome è Jürgen Sparwasser, per qualcuno sono un eroe, per altri, un traditore.
Molti di voi, non hanno mai sentito parlare di me, ma io faccio parte della storia.
Io sono il marcatore dello storico goal segnato durante Germania Est-Germania Ovest ai Mondiali del 1974 proprio in Germania.

Il 22 giugno al Volksparkstadion di Amburgo, andava in scena il derby.
Non un derby cittadino, bensì, un derby nazionale: la DDR giocava all’Ovest, contro l’Ovest e io feci gol alla storia.
Ho fatto tanti gol belli, sono stato protagonista di tante vittorie: 4 titoli della Germania dell’Est con il Magdeburgo, una Coppa delle Coppe contro il Milan nel 1974 e un bronzo olimpico a Monaco nel 1972, ma tutti mi ricordano per quel goal.

Sono nato Halberstadt, in Sassonia nel 1948.
Quella sera ad Amburgo avevamo paura. Il gruppo terrorista Baader-Meinhof aveva minacciato un attentato, dissero che avrebbero fatto saltare lo stadio proprio durante il match. Giocai pensando alla mia famiglia, a mia madre casalinga e mio padre onesto operaio. Pensavo alla gente, a casa davanti al televisore e avevo paura.
Sì, avevo paura.
Paura di perdere, paura di prendere una valanga di goal, tornare a casa e scoprire che il nostro governo “democratico” una sconfitta subita dagli altri, da quelli dell’Ovest, non l’avrebbe presa bene. 
Davanti avevamo Beckenbauer, il Maoista Breitner, Berti Vogts, Gerd Muller, Overath, Netzer. In panchina c’erano Heynckes e un giovanissimo Bonhof.
Noi eravamo un manipolo di ragazzi, anche scarsi, catapultati in una realtà più grande di noi: rappresentavamo il volto duro e cattivo del regime, ma in fondo sognavamo soltanto la libertà.
Due anni prima, alle Olimpiadi, sempre in Germania, a Monaco, avevamo fatto il miracolo e li battemmo 3-2 ma loro erano dilettanti e noi dilettanti mascherati. Giocavamo tutti nella massima divisione della Germania democratica, l’Oberliga.
Il calcio non interessava particolarmente al regime, loro volevano gli allori olimpici e l’atletica (e il nuoto) facevano al caso.

 

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Eppure quella sera il nostro governo regalò più di 8mila visti temporanei ad altrettanti cittadini dell’Est: due ore, via all’Ovest, partita e ritorno.
Vennero in silenzio e andarono via trionfanti. E tutto grazie al mio goal.
Si dissero tante balle su quanto accadde dopo. Si disse che mi regalarono un auto, una casa, un lauto conto in banca. Balle.

C’era un premio in caso di qualificazione al secondo turno. Ce lo diedero e nel girone che qualificava alle finali, facemmo un punto in tre partite e tornammo a casa. Due passi al di là del Muro.

Quel goal me lo sognai per mesi anche perché diventò la sigla di molti programmi sportivi ma soprattutto divenne l’icona della vittoria dell’Est contro il Capitalismo occidentale.
Il regime non ci pensò due volte, l’occasione era troppo ghiotta per non essere sfruttata a fini propagandistici: alcuni miei amici mi maledirono, qualcuno mi disse perché lo hai fatto?
Qualcuno mi chiamò traditore anche se rifiutai il trasferimento all’Ovest nel Bayern Monaco più forte di sempre.

 

Mi ritirai, era il 1979.
Rifiutai di allenare il Magdeburgo e ebbi nuovamente paura di rappresaglie da parte del regime.
Glielo dissi a quelli lì, io sognavo altro, volevo una vita tranquilla, ero laureato in ingegneria, volevo diventare professore e andarmene in pensione.
Me lo impedirono.

Dovevo scappare. E così feci.
Il calcio mi portò all’Ovest. Un torneo di vecchie glorie mi agevolò la fuga. Non tornai più.
Si dice che quando la notizia arrivò negli uffici dell’apparato dell’Est, qualcuno disse: “Di tutti quelli che potevano fuggire, proprio, Sparwasser?? No, lui…no…”.
Era il 1988. 

Il mio nome è Jürgen Sparwasser.
E quel 22 giugno di 41 anni fa, ho fatto goal alla storia.

 

22 giugno 1974
Amburgo (Volkparkstadion)
Germania Ovest – Germania Est 0-1 

Germania Ovest: Maier, Vogts, Breitner, Scwarzenbeck (Hottges da 69’), Beckenbauer, Cullman, Grabowski, Hoeness, Muller, Overath (Netzer dal 70’), Flohe. Allenatore: Schon.

Germania Est
: Croy, Kische, Bransch, Weise, Watzlich, Irmscher (Hamann dal 65’), Lauck, Kreische, Kurbjuweit, Sparwasser, Hoffman. Allenatore: Buschner.

Marcatore: Sparwasser (77’)
Arbitro: Barreto Ruiz (Uruguay)

 

(Le parole liberamente attribuite a Jürgen Sparwasser sono state ricostruite attraverso articoli, interviste e varie fonti storiche, e sono tutte ispirate a fatti realmente accaduti.)

Pubblicato da Danilo Baccarani

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e l'impermeabile di Bogart, ché non si sa mai.

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